mercoledì 17 giugno 2015

Il sentiero dei nidi di ragno

Leggevo oggi con curiosità le tracce per il tema di italiano (prima prova dell'esame di maturità ... prima o poi parlerò del mio), e mi ha incuriosito la traccia di letteratura, una citazione da un racconto di Italo Calvino (autore non proprio di facile lettura). Racconto che parla di un ragazzino (Pin) che a causa di vicende personali è troppo cresciuto per riuscire a divertirsi giocando con gli altri ragazzini, ma è troppo giovane per trovare posto nel mondo degli adulti, nonostante la sua mente sia adeguata.

Insomma, parla di un ragazzino che si sente, ed è, fuori posto ovunque si trovi. 

Esperienza comune a tutti, direi, quella di sentirsi fuori posto, di chiedersi, quantomeno in determinate circostanze: "ma cosa ci faccio io qui?". L'importante è che questa sensazione non sia continua, che non si arrivi alla conclusione di Pin, che non ci sia un posto adatto a noi sulla terra. Certo, può darsi che il posto ideale per noi non esista, ma di certo ce ne sono molti abbastanza accoglienti, specie se anche noi siamo accoglienti nei suoi confronti ed operiamo per renderlo tale.

2 commenti:

  1. Tipico problema adolescenziale: trovare il proprio posto - e il proprio io - nel mondo. Spesso anche da adulti ci si sente così. Fuori posto. Delle erbacce verdi in un campo di papaveri rossi.
    Peccato o per fortuna, alla maturità la maggioranza ha scelto il tema sui social network.

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    1. Magari fosse un tipico problema adolescenziale ... purtroppo è un problema che non ha età :-(

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