giovedì 7 gennaio 2016

Tu


Ti guardo. 

Quanto sarebbe bello poter dire quel che il tuo sorriso genera in me.

Ti ascolto. 

Quanto sarebbe bello poter dire ancora, ancora, parla ancora non smettere, parla per me.

Vedo le tue mani. Le dita si sfiorano in lievi casualità. 

Quanto sarebbe bello poterle stringere, poterle trattenere, accarezzare, baciare.

Vedo la tua spalla nuda, il tuo collo nudo, l’orecchio e la tua nuca. 

Quanto sarebbe bello poterti abbracciare, sprofondare tra i tuoi capelli e annusare il tuo odore, invece di catturarlo mentre etereo si dissolve nella stanza al tuo passare.

Come vorrei stringerti, combaciare il mio collo al tuo, le mie braccia alle tue, la mia guancia alla tua, 
armonizzare il mio peso al tuo in quel bellissimo ballo che è l’abbraccio.


Come vorrei tu vedessi, quel che vedo,quando vedo te. 

mercoledì 25 novembre 2015

Giornata internazionale contro la violenza verso le donne

... E per festeggiarla degnamente a Perugia un uomo di 40 anni ha ucciso con una fucilata la moglie. Poi però si è costituito, bontà sua. Se questo è un uomo, gli uomini dovrebbero cominciare a pensare di cambiare sesso.

venerdì 20 novembre 2015

Il tempo passa

... e a volte non ce ne rendiamo conto,presi dalla frenesia del vivere quotidiano. Poi un giorno ti guardi allo specchio, vedi le rughe, il grigio tra i capelli, le borse sotto gli occhi, e ti chiedi cosa ne hai fatto del tuo tempo. Quanto ne hai sprecato e quanto invece sei riuscito a viverne. E la risposta alla prima domanda è "tanto", la risposta alla seconda è "troppo poco".


(Foto scaricata da WEB)

Guardi ancora nello specchio e vedi i tuoi sogni, i tuoi desideri di gioventù, ed in un attimo ripercorri tutta la tua vita. Poi ti scuoti, e di nuovo vedi solo la tua immagine un po' ingrigita, scrolli le spalle, e ti fai riprendere dalla frenesia del vivere quotidiano. Perchè la vita continua.

lunedì 9 novembre 2015

Incubo

Ogni volta che entro nel locale la vedo, è là che mi aspetta, implacabile. Io cerco di essere indifferente, faccio finta di niente mentre cerco di passarle lontano. Ma lei è lì, e mi individua, sa che ci sono ed inizia con la sua terribile domanda:

"Vuoi conoscere il tuo peso ideale?"

Ed io mentalmente rispondo:

"No, non me ne frega niente del mio peso ideale, e non voglio saperlo solo per rendermi conto di quanto io sia lontano da quel peso. Voglio restare ignorante, e continuare a mangiare come sempre, senza dovermi occupare del mio peso"

E poi mi avvio verso il bancone della farmacia, ignorando quella maledetta bilancia parlante!

sabato 7 novembre 2015

Semel in anno

A volte capita di fare cose che per pudore non si rendono note a tutti, anche se pienamente giustificate da uno specifico contesto. Come andare a vedere un concerto di Cristina D'Avena. Si, quella che canta Sailor Moon, Occhi di Gatto, Lady Oscar e tante altre canzoni che diverse generazioni di (ex)bambini hanno imparato ad amare nei lunghi pomeriggi passati davanti alla TV.

(foto scaricata da WEB)

La pista del Piper (luogo sacro della beat generation romana) è piena fino all'inverosimile, direi che ci sono più di 1000 persone, lei si presenta alle 23 (prima si esibito un ignoto gruppo romano) e canta quasi ininterrottamente per due ore affiancata dai Gems, complesso che la accompagna stabilmente nelle su esibizioni. Un po' appesantita nelle forme (nonostante indossi abiti neri e lunghi) ma la voce è sempre quella di una ragazzina è impressionante vedere il pubblico cantare in coro tutte, ma proprio tutte, le canzoni della scaletta, anche alcune che io ignoravo completamente. Affianco a me una signora sui 40 anni mi ricorda il titolo della canzone non appena si sentono le prime note, un ragazzo ventenne alle mie spalle quasi mi fracassa un timpano cantando a squarciagola. E lei sul palco gigioneggia, sorride, esorta i suoi fan a cantare più forte, si esibisce in duetti comici con il cantante del complesso, insomma un vero spettacolo, anche divertente a tratti. 


Ho anche scoperto che esiste (ovviamente) un Cristina D'Avena Fan Club ... quasi quasi   mi iscrivo anche io.

giovedì 5 novembre 2015

Genitori

Accade in una scuola media alle porte di Torino. Gli allievi riprendono i professori durante le lezioni con il cellulare e pubblicano i video su whatsapp accompagnandoli con commenti a dir poco maleducati (per non dire offensivi), oltre ad alcuni video girati dalle ragazzine nello spogliatoio della palestra. Un professore nota degli alunni che ridono guardando lui ed il loro cellulare, sequestra i cellulari e scopre tutta la vicenda, così gli autori vengono puniti con una sospensione.


Ed i genitori di questi "bravi ragazzi", invece di chiedersi dove hanno sbagliato , invece di capire e censurare il comportamento dei loro figli e la loro maleducazione e stupidità, minacciano querele per violazione della "privacy" dei cellulari dei loro candidi pargoletti. Dando così una chiara spiegazione del perchè questi ragazzi hanno agito in quel modo e facendoci capire che in fondo i minorenni sono meno colpevoli dei genitori.

sabato 8 agosto 2015

Una sera ...

... cammino sotto una pioggia leggera, il kway chiuso a proteggermi dall'acqua, la strada è semibuia e silenziosa. Sono perso nei miei pensieri, la mente va ad eventi recenti e meno recenti. All'improvviso colgo una presenza al mio fianco, mi volto di scatto, e scorgo un viso che non mi aspettavo di vedere nonostante pensassi proprio a lui. Non una parola tra di noi, ma uno sguardo di intesa: afferro una mano, ci perdiamo in un abbraccio, poi in un bacio breve, profondo, intenso.

(foto scaricata da WEB)

E' solo un attimo, uno stupendo inatteso attimo di gioia, con i due corpi che si cercano come se fosse l'ultima volta. E' solo un attimo, ma ben più di quanto avessi sperato.Riluttanti ci stacchiamo, ci salutiamo,ed io riprendo il mio cammino sotto la pioggia leggera!